DIAGNOSI
PREIMPIANTO

EGEA

NIPT
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TEST DEL
PORTATORE

POLI
ABORTIVITA’

DIAGNOSI PREIMPIANTO

Il Test Genetico Preimpianto viene effettuato sul prodotto del concepimento, ottenuto da fecondazione in vitro, prima del trasferimento in utero, al fine di identificare mutazioni genetiche o anomalie cromosomiche. Esistono tre tipologie di test: PGT-A (per aneuploidie dei cromosomi), PGT-M (per malattie monogeniche) e PGT-SR (per anomalie cromosomiche numeriche e strutturali).

ESAMI

EGEA

EGEA™ (Endometrium Genes Expression Assessment) è un test molecolare in cui si valuta l’espressione di alcuni geni nell’endometrio (la mucosa che riveste internamente l’utero) durante la fase luteinica di ricettività, cioè nel periodo in cui dovrebbe avvenire l’annidamento dell’embrione nell’utero.
Sono molti gli aspetti che influiscono sulla buona riuscita del transfer in un programma di fecondazione assistita (l’assetto ormonale, le eventuali patologie coesistenti nella donna, la qualità degli spermatozoi e degli embrioni selezionati, ecc.) ma nonostante ciò le percentuali di gravidanza non superano il 30% per le donne con meno di 34 anni e scendono al 20% circa nelle quarantenni.
Perché?
Da sempre sappiamo che l’endometrio subisce notevoli cambiamenti durante le fasi del ciclo mestruale in seguito delle variazioni ormonali, ma oggi, grazie ad analisi molecolari condotte sull’RNA di questo tessuto, è possibile identificare un profilo di espressione di alcune proteine differente per ogni fase e caratteristico per ogni donna.
Per eseguire questo test si parte da una comune biopsia endometriale mantenuta in formalina al 10% eseguita nel periodo post ovulatorio.
Il referto sarà composto da due parti:

    • la prima, con la descrizione istologica, redatta dall’anatomo patologo;
    • la seconda, molecolare, con il profilo di espressione di alcuni gruppi di geni correlati ad aspetti diversi del complesso meccanismo di impianto e interazione materno-embrionale.

Il referto segnalerà gli eventuali “picchi” (up/down) discordanti dall’atteso (campione di donne che hanno avuto gravidanze), indicando quindi quale variabile potrebbe maggior- mente influire sul transfer.

Nello specifico verranno analizzati gli mRNA di 35 geni correlati a:

    • risposta ormonale
    • attivazione immunitaria
    • interazione materno-embrionale
    • proliferazione e adesione cellulare
    • vascolarizzazione

In questo modo si ottiene un’informazione più approfondita di ciò che sta accadendo in quel tessuto in un determinato momento e si può eventualmente intervenire, ad esempio modulando la terapia farmacologica (ormonale, immunitaria), in modo da ottimizzare le condizioni di ricettività in previsione del transfer.
Il test EGEA™ non serve ad individuare una finestra per il transfer, ma fotografa ed even- tualmente correggere la ricettività di quel endometrio affinché il transfer avvenga nelle migliori condizioni possibili aumentando quindi le probabilità di gravidanza per quella donna, indipendentemente dall’età.
Chi dovrebbe accedere a questo test?
Tutte le donne che hanno avuto fallimenti multipli nell’impianto di embrioni in occasione dei vari tentativi di PMA.
Modalità di prelievo e sua conservazione:
Eseguire il prelievo bioptico, se possibile con Pipelle de Cornier o cannule che permetta- no una buona raccolta di materiale endometriale.
Inserire il campione prelevato nel barattolo contenente formalina tamponata al 10%. Conservare il materiale a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore.
Attenzione:
Il prelievo deve essere eseguito in fase luteinica.

ESAMI

nipt:panorama®

CRISTALLIZIAMO I CONCETTI BASE

Il NIPT (Non-Invasive Prenatal Testing) è un tipo di test genetico di screening prenatale che analizza il DNA libero da cellule (cfDNA) nel sangue di una donna incinta per rilevare potenziali anomalie cromosomiche nel feto.

Le Linee Guida sanciscono: Il NIPT è un metodo sicuro e accurato per individuare alcune condizioni genetiche come la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edwards (trisomia 18)e la sindrome di Patau (trisomia 21)  e microdelezione 22q, nota anche come sindrome di Di George.

Scegliere un di test affidabile: Assicurarsi di scegliere un fornitore di test affidabile che abbia un buon curriculum di risultati accurati, verificati e scientificamente documentati.

Al momento sul mercato solo il Panorama test ha una bibliografia con migliaia di risultati raccolti in tutto il mondo e pubblicati. In allegato tutti gli articoli pubblicati.

Discutete del test con il vostro operatore sanitario: L’operatore sanitario può discutere i benefici e i limiti del NIPT, nonché i potenziali rischi associati al test.

Compilazione di scheda anamnestica in tutte le sue parti, consulenza genetica pre-test con firma del consenso informato.

Comprendere i risultati del test: Il NIPT è un test di screening e non un test diagnostico, il che significa che un risultato positivo non implica necessariamente che il bambino abbia un’anomalia cromosomica. Se i risultati del NIPT sono positivi, l’operatore sanitario può consigliare ulteriori test diagnostici, come il prelievo dei villi coriali (CVS) o l’amniocentesi.

Richiedere la consulenza genetica: Se il risultato del NIPT è positivo, la consulenza genetica può aiutare a comprendere le implicazioni dei risultati del test e a prendere decisioni informate su eventuali test successivi o sulla gestione della gravidanza.

Essere consapevoli delle limitazioni: Il NIPT non è accurato al 100% e vi è la possibilità di falsi positivi e falsi negativi. Inoltre, il NIPT non consente di individuare tutte le condizioni genetiche e alcune di esse possono essere rilevate solo in una fase successiva della gravidanza.

Non esistono test NIPT con risultati al 100% in sensibilità e accuratezza, parliamo di un test di screening. Diffidate dalle brochure e depliant che affermano il contrario.

COSA SONO LE TRISOMIE

Le trisomie 13, 18 e 21 sono anomalie cromosomiche che si verificano quando c’è una copia in più di un cromosoma specifico. Sono condizioni genetiche che possono essere individuate attraverso un test genetico prenatale e possono avere un impatto significativo sullo sviluppo fetale e sulla salute del bambino.

La trisomia 13, nota anche come sindrome di Patau, si verifica quando c’è una copia in più del cromosoma 13. Si tratta di una condizione rara, che si verifica in circa 1 caso su 10.000 nascite. È associata a gravi anomalie dello sviluppo, tra cui difetti cardiaci, anomalie cerebrali e altre anomalie fisiche. La trisomia 13 è spesso associata a un’alta percentuale di aborti spontanei o di nati morti; i bambini nati con questa condizione possono avere una durata di vita ridotta e necessitare di cure mediche estese per tutta la vita.

La trisomia 18, nota anche come sindrome di Edwards, si verifica quando c’è una copia in più del cromosoma 18. Anche questa condizione è rara: si verifica in circa 1 caso su 5.000 nascite. La trisomia 18 è associata a gravi anomalie fisiche e di sviluppo, come difetti cardiaci, problemi renali e dimensioni ridotte della testa. Molti bambini affetti da trisomia 18 non sopravvivono oltre i primi mesi di vita.

La trisomia 21, nota anche come sindrome di Down, si verifica quando c’è una copia in più del cromosoma 21. Questa condizione è la più comune delle trisomie. Questa condizione è la più comune delle tre, e si verifica in circa 1 ogni 700 nascite. La sindrome di Down è associata a disabilità intellettiva, ritardi nello sviluppo e alcune caratteristiche fisiche, come gli occhi inclinati verso l’alto e un profilo facciale piatto. Tuttavia, molte persone con la sindrome di Down conducono una vita sana e soddisfacente con un supporto e un’assistenza adeguati.

La sindrome da delezione 22q11.2, nota anche come sindrome di DiGeorge o sindrome velo-cardio-facciale, è una malattia genetica causata da un pezzo mancante del cromosoma 22. Può causare una serie di sintomi, tra cui difetti cardiaci, problemi del sistema immunitario, ritardi nello sviluppo e caratteristiche facciali.

È importante confrontarsi sia con il proprio ginecologo che con un genetista per comprendere le implicazioni dei risultati dei test e prendere decisioni informate sulla gestione della gravidanza e sull’assistenza.

ESAMI

TEST DEL PORTATORE

Perchè nasce il test
Per individuare i portatori sani delle malattie genetiche più frequenti in vista di una gravidanza. Ciascun individuo è portatore sano di almeno 4 o 5 malattie genetiche trasmissibili. Con i test di screening è possibile identificarne alcune. In nessun caso, a prescindere dall’estensione del test, possono essere individuate tutte le malattie di cui si è portatori sani. Esisterà sempre un rischio riproduttivo residuo, da valutare caso per caso, sulla base di altri fattori individuali (etnia della coppia, consanguineità tra i coniugi).

Pannelli disponibili
Con il termine di ‘pannello’ si intende un elenco di malattie di cui si vuole indagare la presenza o meno di mutazione. Esistono pannelli di diversa estensione: standard o esteso come riportato di seguito.

Come sottoporsi al test del portatore
L’appropriatezza del test del portatore viene valutata durante la visita di genetica medica o durante una visita pre-concezionale, dopo la raccolta dei dati familiari (anamnesi). Viene quindi presentato il test, eseguito il prelievo (di sangue o tampone buccale) e defi nito il tempo di risposta. Vengono contestualmente valutati i diversi aspetti della “salute riproduttiva” (stile di vita, stato immunitario, assunzione di farmaci e raccomandata l’assunzione di acido folico).

Pannello Esteso
Le malattie incluse nel pannello esteso sono state selezionate secondo i principi dell‘ACOG (The American College of Obstetricians and Gynecologists, committee opinion Number 690; March 2017; OBSTETRICS & GYNECOLOGY VOL. 129, NO. 3, MARCH 2017), fenotipo ben defi nito e sono le seguenti:

    • FIBROSI CISTICA
    • alfa-TALASSEMIA
    • beta-TALASSEMIA
    • MALATTIA DI CANAVAN
    • DISAUTONOMIA FAMILIARE
    • ANEMIA DI FANCONI C
    • GALATTOSEMIAΔ
    • MALATTIA DI GAUCHER
    • MALATTIA DA ACCUMULO DI GLICOGENO DI TIPO 1A
    • SINDROME DI JOUBERT
    • DEFICIT DI ACIL-CoA DEIDROGENASI A CATENA MEDIA
    • MAPLE SYRUP URINE DISEASE TIPO 1A E 1B
    • MUCOLIPIDOSI IV
    • MALATTIA DI NIEMANN–PICK TIPO A
    • FENILCHETONURIA
    • SINDROME DI SMITH–LEMLI–OPITZ
    • ATROFIA MUSCOLO SPINALE (varianti puntiformi)
    • MALATTIA DI TAY–SACHS
    • SORDITÀ CONGENITA NON SINDROMICA

Caratteristiche e limiti del test del portatore
Il test del portatore consente di identifi care la maggior parte dei portatori sani di una determinata malattia: per questo motivo anche in caso di normalità riduce ma non esclude la probabilità di avere un figlio affetto.
Un risultato positivo può avere implicazioni, anche molto rilevanti, sul percorso riproduttivo della coppia e modifi care, a volte, il rischio riproduttivo dei familiari; si parla di test “a cascata” quando, a seguito dell’individuazione di un portatore sano in una famiglia, si realizza la possibilità di eseguire il test per i consanguinei della stessa linea genetica.
L’analisi può mettere in evidenza varianti di incerto significato (VUS). Maggiore è il numero delle condizioni rare ed ultra-rare indagate e maggiore è il rischio di individuare una VUS. Il pannello di geni del test esteso è stato realizzato per bilanciare l’utilità clinica con i dubbi generati dalle VUS.

Test simultaneo o test sequenziale?
Il test del portatore può essere effettuato contemporaneamente su entrambi i partner della coppia (TEST SIMULTANEO). Questo approccio viene discusso nei casi in cui la gravidanza sia già avviata. Alternativamente può essere eseguito inizialmente su uno dei due partner (generalmente la donna per indagare anche le malattie legate al cromosoma X), con eventuale estensione dell’indagine al secondo in caso di positività (TEST SEQUENZIALE). Questo approccio è tipico della fase pre-concezionale ed è quello raccomandato

ESAMI

POLIABORTIVITà

Percorso Fertilità di coppia
Un percorso specifico per uomo e donna per accompagnare le coppie nelladiagnosi delle alterazioni genetiche maggiormente implicate nell’ Infertilità:

    • 3 livelli di indagine sequenziali.
    • valutazione delle cause genetiche dell’infertilità.
    • scelta consapevole del percorso riproduttivo.

Percorso poliabortività della coppia
Percorsi di indagine eseguibili sulla coppia con/senza tessuto abortivo in gradodi ricostruire le cause che hanno portato alla perdita della gravidanza:

    • Scelta tra 2 percorsi alternativi.
    • Geni critici per lo sviluppo embrionale precoce.
    • Indagine delle cause genetiche di letalità embrionale.

 

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